Skip to content

Le eroine del modernismo di Kate Zambreno

Una composizione di fiori di campo e foglie di papavero: margherite rosa, fiordaliso azzurri, papaveri rossi e simil margherite gialle.

Il libro Eroine di kate Zambreno in una libreria. In copertina i volti delle protagoniste del saggioEroine di Kate Zambreno (Nottetempo, traduzione di Federica Principi) è un saggio, un memoir e un manifesto. Il punto di partenza è l’ossessione personale dell’autrice per le biografie delle mogli del modernismo, autrici e artiste mogli dei grandi geni del modernismo in lingua inglese, relegate all’oblio oscurate dalla fama dei mariti. Donne silenziate dalla storia e dal sistema patriarcale che ha diagnosticato loro ogni forma di disturbo disperdendo il patrimonio artistico che avevano messo insieme. In questo testo ampiamente documentato, ma anche istintivo e furioso, Zambreno racconta le loro storie e quelle delle autrici che sono venute dopo ma che hanno subito lo stesso trattamento. Un’occasione importante per riflettere sull’oblio a cui la narrativa scritta da autrici è destinato, un compendio della vita tragica di Zelda Fitzgerald, Vivien(ne) Eliot, ma impossibile non citare anche Virginia Woolf, Jean Rhys, Kate Chopin, e, tra le altre, anche Charlotte Perkins Gilman e il suo racconto fondato della narrativa femminista “La carta da parati gialla”.

L’articolo completo è su L’indiependente.

Per approfondire

Nell’articolo sono citati “La carta da parati gialla” nella versione pubblicata da Galaad edizioni tradotta da Luca Sartori e con un’introduzione di Alessandra Calanchi.
Scrivere femminista di Azélie Fayolle edito da Nero nella traduzione di Laura Marzi.
I dive under covers, l’analisi di Sheila Heiti.

Vuoi leggere altro?

error: Il contenuto di questo sito è protetto