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Racconti: Garth Greenwell e Matthew Baker a confronto

Una composizione di fiori di campo e foglie di papavero: margherite rosa, fiordaliso azzurri, papaveri rossi e simil margherite gialle.

Due raccolte di racconti uscite in contemporanea nel mercato italiano, ma entrambe pubblicate nel 2020 negli Stati Uniti.

Due scrittori quasi coetanei: Matthew Baker in Perché l’America edito da Sellerio e tradotto da Veronica Raimo e Marco Rossari; Garth Greenwell in Purezza edito da Einaudi e tradotto da Matteo Colombo.

Due modi di raccontare gli Stati Uniti: nel primo l’America che guarda sé stessa e le distopie che riesce a generare dai problemi del presente, nell’altro la letteratura queer più appassionata e poetica di una nazione che, invece, guarda altrove e ambisce a diventare cosmopolita. 

Copertina dell'ebook di garth greenwell accompagnato da un mazzo di fiori Lego di plastica.

Baker genera un futuro realistico quasi mai rassicurante (ma cosa è rassicurante di questi tempi? Nemmeno il presente); Greenwell scrive, invece, autofiction e dimostra ancora una volta che solo chi legge male ha paura del racconto del sé.

L’articolo completo è su L’Indiependente.

Photo credits: Alessia Ragno.

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