La prima edizione statunitense de Il risveglio di Kate Chopin, ora tornato nelle librerie italiane con Einaudi nella traduzione di Anna Nadotti, è del 1899. Edna Pontellier, la protagonista, è una giovane donna sposata a Lèonce, agente di cambio, prigioniera del suo ruolo di moglie e madre, l’unico consentito a una donna della fine del XIX secolo. Il risveglio narra la storia della sua rinascita, del tentativo di liberarsi dalle catene imposte dal sistema patriarcale che abita, spinta dal desiderio passionale, ma anche dall’ambizione di riappropriarsi della propria individualità. La libertà di Edna fu la sua condanna; il romanzo fu ritenuto, dalla critica dell’epoca, immorale e pericoloso. Kate Chopin smise, di fatto, di scrivere e finì nell’oblio. Il movimento femminista statunitense ha recuperato la sua memoria, riportandola alle stampe più di sessant’anni dopo e consacrandola come precorritrice della narrativa femminista statunitense.
L’analisi de Il risveglio e dell’eredità di Kate Chopin è su L’Indiependente.
Per approfondire
L’analisi del romanzo di Barbara Kingsolver, premio Pulitzer 2023.
L’analisi di Carmen Maria Machado su The Paris Review.
Come reagì Kate Chopin alle critiche al suo romanzo.
Un racconto di Kate Chopin del 1896, The Story of an hour.
Willa Cather e la critica a Chopin.




Cyrus Shams è un giovane poeta iraniano-americano, nato a Teheran e arrivato nell’Indiana col padre a due anni a seguito della morte della madre nel disastro aereo del volo iraniano abbattuto per sbaglio da una nave da guerra americana, nel 1988 durante la guerra Iran-Iraq. È il protagonista del romanzo Martire!, esordio del poeta iraniano-americano Kaveh Akbar, pubblicato in Italia da La Nave di Teseo nella traduzione di Chiara Spaziani. 
È il 1979 nella fittizia contea di Zebulon in Iowa, cuore del Midwest statunitense, e Larry Cook decide di suddividere i suoi mille acri di possedimenti alle tre figlie, Ginny, Rose e Caroline, in un passaggio di consegne che ricalca il Re Lear di Shakespeare. È questa l’idea di partenza di Erediterai la terra, il romanzo di Jane Smiley del 1991, vincitore del premio Pulitzer, tornato nelle librerie italiane nell’edizione de La Nuova Frontiera tradotta da Raffaella Vitangeli.

Lei si chiama Cassie è una dipendente di una grossa azienda tecnologica della Silicon Valley, ritratta, nell’incipit, mentre si confonde nella folla del ritorno a casa di quelli che lei chiama Credenti, che in questo caso nulla hanno a che fare con la religione: il loro unico credo è il profitto. Nella sua disperazione fanno incursione l’uomo e il suo gesto estremo, e l’angoscia di Cassie monta e assume le sembianze di un placido e minaccioso buco nero nel senso puramente astronomico del termine, che fluttua sopra la sua testa e cambia in dimensione a seconda dell’umore di lei. Cassie e il buco nero sono un sistema binario, per mutuare ancora un termine dell’astrofisica, due entità inscindibili attratte dalla forza gravitazionale che le tiene insieme soprattutto nel dolore. È questo il guizzo narrativo più riuscito di un romanzo non completamente nuovo, ma comunque sincero e contemporaneo.
Biografia di X, l’ultimo romanzo di Catherine Lacey edito da SUR nella traduzione di Teresa Ciuffoletti, è un meta romanzo, un esperimento narrativo. X è stata la più grande artista statunitense del Novecento, la sua arte ha spaziato in ogni ambito, dalla scrittura, alla musica, passando per le installazioni e le performance audiovisive. Di lei viene pubblicata una prima biografia non autorizzata e sua moglie, CM Lucca, corre ai ripari per proteggerne l’eredità artistica con un lungo lavoro di ricerca che la porta a scoprire tutto ciò che di lei non ha mai saputo.








